Le Vie Cave a Sovana

Le strade etrusche ed il Cavone

La caratteristica principale delle strade etrusche di Sovana è quella di essere completamente scavate nel tufo e proprio per questa ragione vengono definite "Vie Cave".
Originariamente dovevano essere usate come strade per raggiungere le zone di sepoltura, ma quando Sovana assunse l'importanza di centro vario-commerciale, la loro funzione cambiò e divennero delle vere e proprie strade di comunicazione. Oggi le loro pareti e la fitta vegetazione cresciuta con il passare degli anni, ne fanno uno degli esempi paesaggistici più belli e suggestivi dell'area archeologica. Basta percorrere un piccolo tratto, per capire quanto sia bello e singolare passeggiare tra queste vie caratterizzate da felci, muschi, rovi cresciuti su queste pareti tufacee. A Sovana sono presenti numerose vie cave che partono dal paesino per dirigersi verso i più importanti siti archeologici circostanti. La via cava di S. Sebastiano ha inizio nei pressi della tomba della Sirena ed è orientata verso la valle del fiume Fiora per raggiungere probabilmente Statonia (Poggio Buco); la via cava di poggio "Prisca", difficile stabilirne il tracciato originale; la via cava di Poggio Grezzano situata nei pressi della tomba Pisa ed infine il Cavone che dalle vicinanze della tomba Ildebranda si dirige verso i centri abitati del Monte Amiata.
Delle vie cave citate sopra, quella più importante è sicuramente il "Cavone", perchè oltre ad essere la più grande, è tuttora utilizzata dagli agricoltori che hanno il terreno o abitano in quella zona. Le sue pareti ci offrono un immagine graduale, che partendo dagli etrusci, arriva fino ad oggi con le modifiche più recenti come l'abbassamento del fondo stradale ed in certi punti anche l'ampliamento per renderlo percorribile anche ai mezzi odierni.
Le tracce più antiche le troviamo in alto, caratterizzate da varie tombe. La parete sinistra, ad intervalli di 50-100 metri e ad un'altezza di circa 3 metri, conserva delle piccole nicchie dove ancora oggi si intravedono tracce di affreschi (tabernacoli) medioevali con raffigurante delle immagini sacre. Tale imagini servivano a proteggere i viandanti dal demonio che, secondo una leggenda, imperversava lungo questa strada.
Nel 1912, grazie alle richerche e scavi, fu riportato alla luce un altare con favissa dove i viandanti etruschi usavano lasciare degli ex-voto, cioè vasi o statuine in bronzo e in terracotta offerte in segno di gratitudine alle divinità.
Di particolare interesse, è una croce uncinata con sotto la scritta "svastica", situata sul lato sinistro a circa 300 metri dall'inizio della via.
La svastica si diffuse dall'Oriente a tutto l'Occidente, simobolo della vita, sole ruotante e quindi particolare molto importante per filosofia di vita etrusca. Sovana via Cava di San Sebastiano Via Cava di San Sebastiano - Foto: Obiettivo Sovana© Sovana Via Cava di Poggio Prisca Sovana Via Cava di Poggio Prisca - Foto: Obiettivo Sovana©


Vie cave Sovana